Anno XVIII Numero 3 Dicembre 2020 – NATALE AL TEMPO DEL COVID
Perché abbiamo deciso di cambiare.
Apparteniamo ad un’epoca che ha immortalato la storia con immagini di sofferenza e di solitudine, superando le previsioni catastrofiche di scienziati ed economisti illuminati.
Ricorderemo quest’anno funesto per le restrizioni a cui siamo stati costretti, per i divieti categorici, per i dispositivi di protezione individuale, per il distanziamento sociale, per gli infiniti provvedimenti normativi a cui ci siamo dovuti adeguare.
Avremo per sempre la sensazione di essere uomini sopravvissuti in un mondo di resistenze effimere.
Eppure siamo stati tenaci; abbiamo proseguito il nostro cammino a testa alta, cercando nello sguardo dell’altro la forza ed il coraggio di andare avanti, oltrepassando le barriere della sfiducia e dell’abbattimento morale.
Ma abbiamo fatto di più.
Abbiamo avuto la forza di migliorarci e di aprirci ad altre sfide benauguranti.
E’ questo lo spirito in cui è nato il blog www.nuovomosaico.it uno spazio virtuale in cui scambiarsi opinioni e sensazioni; una finestra sul mondo che incentiva la vicinanza e la solidarietà; un modo alternativo, in altre parole, di fare comunicazione arricchendosi reciprocamente.
Il tutto in una chiave prospettica che guarda al futuro e favorisce gli equilibri di un eco-sistema sempre più precario.
Ognuno di noi, naturalmente, è chiamato a partecipare, perché è la partecipazione a determinare il miglioramento.
Il Mosaico, la nostra tradizionale rivista, pur conservando i propri ideali ispiratori, si rinnova con le più alte aspettative.
E in te, che sei la nostra forza, riponiamo la nostra fiducia…
La redazione
SOCIETA’
Gli anziani ed il Natale in tempi di Covid
Pietro Gareri – Centro disturbi cognitivi e demenze ASP Catanzaro
Un virus venuto fuori dal nulla in modo inatteso ha profondamente modificato in un battibaleno la nostra società, diffondendosi a macchia d’olio, all’inizio profondamente e stoltamente sottostimato nella potenzialità letale e nella contagiosità.
SPIRITUALITA’
Il Natale ritorna nonostante il Covid 19
Don Raffaele Zaffino
Il tempo è un dono. Fin dal principio sono gli interventi di Dio a ordinare il tempo, a scandire il ritmo e a determinarne la qualità. La sua trama misteriosa è l’amore. Il tempo può essere vissuto come grazia liberante perché amorevolmente iniziato da una Voce che pone fine al caos e crea un cosmo armonioso, bello e buono.
VOLONTARIATO E TERZO SETTORE
È Natale tutti i giorni
Rosario Bressi – Presidente Arci Catanzaro
Sarà che il Natale è la festa della gioia di vivere e della vita, sarà che a Natale si fanno sempre buoni propositi, senza alcun dubbio e nonostante il maledetto COVID, il Natale arriverà lo stesso e i sentimenti del cuore manterranno la fiammella della speranza.
SANITA’
Un Natale diverso per il personale medico impegnato nella lotta al Covid-19
D.ssa Marina Ciappelloni – Dirigente Medico Malattie Infettive Area Covid A.O.Pugliese Ciaccio
Il Natale 2020 si avvicina e con esso la speranza che il Governo alleggerisca le misure restrittive oggi in essere, concedendoci la libertà di vivere il periodo più atteso dell’anno con maggiore serenità e vicino ai nostri cari.
ISTRUZIONE
Didattica a distanza: la cultura dietro la mascherina
Riccardo Montanaro – Rappresentante Studenti IIS Fermi Catanzaro Lido
Ricordo il 7 Marzo 2020 come se fosse ieri. Era un sabato come tutti gli altri, ma noi non sapevamo che da lì a poco le nostre vite sarebbero completamente cambiate. Il suono della campanella alle 08,15 del mio liceo, l’Enrico Fermi di Catanzaro Lido, era sempre lo stesso. Seduti nei nostri banchi, ascoltavamo le lezioni. Tutto era nella norma. Alle 11,00 suonava la ricreazione, andavamo giù in cortile per bere un caffè tutti insieme. Alle 13,15, l’ultima campanella.
SPORT
Se Babbo Natale ci restituisse lo Sport…
Francesco Lamanna – Dirigente accompagnatore under 17 Catanzaro Calcio
Sta per arrivare Babbo Natale ed è insito in molti il desiderio di trovare sotto l’albero una chiave per aprire nuovamente la porta all’attività sportiva e al tempo libero. Lo sport quel tanto discusso settore che è stato soggetto a restrizioni e che ha causato anche forti discriminazioni, tra quello agonistico e legato a forti interessi economici e quello invece più strettamente legato al benessere psicofisico e all’educazione.
La parola agli ospiti
Il Natale è sempre stato il mio punto debole
Dall’ultimo che festeggiai a pieno sono cambiate tante cose. Sono cresciuta, Babbo Natale non c’era più, la befana ha preferito non portare cioccolatini o caramelle ma solo carbone, quello amaro però.
È un po’ diverso da come me lo sarei aspettato. Sono qui, in comunità, e non so ancora cosa accadrà.
In questo periodo si esprimono maggiormente i desideri, forse perché nasce Gesù Bambino e quindi si crede ci possa ascoltare di più.
Quelli che odiano il Natale, in realtà, sono coloro che lo amano di più. il Natale ha solo creato in loro delle aspettative troppo alte. Natale è quel giorno in cui pensi alle persone che non ci sono più e che ti mancano e senti che non è giusto festeggiarlo, che non è più lo stesso, Natale è quel giorno in cui se sei sola ti ricorda ancora di più che lo sei, se non vai d’accordo con la tua famiglia ti obbliga a passarci più tempo possibile, Natale è quel giorno in cui qualcuno non può raggiungerti, qualcuno si è dimenticato di nuovo che esisti, Natale è quel giorno in cui non riesci nemmeno a vedere la gioia negli occhi dei bambini che sono i primi a dirti “Babbo Natale non esiste, scemo”. E così odiano il Natale perché ricordano cosa era per loro. Era magia, speranza, gioia, stare insieme, condividere ed amare. Sono solo coloro che hanno creduto fin troppo in Babbo Natale, nelle strade illuminate, nei bambini impazienti e felici, nelle decorazioni, negli alberi che si intravedono dalle finestre di ogni casa. E sono quelli che hanno creduto davvero a tutto anche a quel “siamo tutti più buoni”. Quelli che immaginavano la famiglia riunita in una enorme tavolata, ritorni, attese, pance piene, risate, giochi, alberi di Natale, bambini a letto presto, latte e biscotti sul tavolo della cucina, il camino acceso, quel sapore inconfondibile di casa. Sono loro quelli cha amano il Natale perché sono gli unici che sono riusciti a coglierne il senso. Sono coloro che odiano il Natale che proveranno a rendere questo giorno sempre speciale. Loro ci credono, anche se fingono di aver smesso.
Le persone fanno l’albero. Abbelliscono la casa. Tutto pieno di lucine a intermittenza. Che poi funzionano un po’ come me. Un momento sono piena di luce, un momento dopo no. E chissà perché con gli anni ho perso la magia del Natale. Sento solo malinconia. Sento solo il peso del tempo che va via. Da piccola ero così felice quando arrivavano le feste. Ora sento così tanto dolore. Mi sento come una bambina a cui è strappata l’infanzia. Gettata nel mondo. Non sono pronta a crescere ma devo farlo. Spero che questo sia l’inizio di tanti Natali migliori, spero possa portare quella pace e serenità che mi mancano, ci spero davvero.
In cucina con gli ospiti
Il koshary egiziano
Il cibo è un bel modo per unire persone provenienti da paesi diversi, basta essere curiosi e soprattutto predisposti a provare nuovi piatti. Oggi vi proponiamo un “viaggio” virtuale in Egitto, grazie ad una loro pietanza famosa, il koshary. Le origini del koshary risalgono al 1800, quando l’Egitto era il crocevia di moltissimi traffici di merci, di uomini, erano gli albori del colonialismo europeo. Nonostante ci siano alcune varianti con carne, il koshary è un piatto unico vengano che i cristiani copti mangiano nella settimana di quaresima.
Se avete tempo per cucinare e soprattutto tanta voglia di utilizzare più pentole e tegami, seguite questa ricetta che cercheremo di rendere più semplice possibile. Per prima cosa, su un tagliere tritate cipolle bianche ed aglio a fettine sottili (alla julienne per intenderci), peperoni dolci a cubettini, coriandolo (o prezzemolo), peperoncino fresco e limone a fettine. Lessare in acqua poco salata lenticchie e ceci (ovviamente separatamente), in alternativa comprate i legumi già lessi. In un mortaio macinate pepe in grani, cumino, curcuma. Anche se avete utilizzato mezza batteria di pentole, non siete nemmeno a metà dell’opera, per cui intanto che preparate il resto vi consigliamo di ascoltare buona musica, e perché no quella araba. Ora inizieranno a sentirsi i profumi. Prendete una padella, fate scaldare abbastanza olio (meglio se di oliva) e friggete la cipolla, precedentemente spolverata con un po’ di farina, poi levate ed asciugate con carta assorbente. Per il sugo soffriggete l’aglio, i peperoni ed i peperoncini, inserite passata di pomodoro, qualche cucchiaio di concentrato di pomodoro aggiustate di sale e zucchero e le spezie pestate a mortaio, fate infine cuocere circa 20 minuti a fuoco lento. In altra pentola alta e capiente fate scaldare olio o burro e versateci dentro appena bollente in ordine: riso, maccheroncini (o ditali), spaghetti spezzati, i legumi lessi e scolati, le spezie ed acqua calda salata a poco a poco finché tutti gli ingredienti saranno cotti (più o meno 15 minuti in totale). Impiattate versando sul mix di pasta, riso e legumi il sugo di pomodoro. Guarnite ed insaporite infine con le cipolle fritte croccanti, fettine sottili di limone (che rinfrescano) ed il coriandolo. Nonostante avete impiegato molto tempo per la preparazione (e sicuramente altrettanto più tardi per rimettere in ordine la cucina!), vi assicuriamo che le vostre papille gustative vi ringrazieranno. Buon appetito!
Pensieri al tempo del covid
L’esperienza del Covid, ancora non totalmente conclusa, ha naturalmente interessato anche Fondazione Città Solidale, sia in quanto Organizzazione (che ha dovuto fronteggiare l’emergenza nell’emergenza), sia in quanto persone, ciascuna con il suo ruolo, le sue responsabilità, la sua sensibilità. Molti in questo periodo hanno scritto, per fare memoria, per ritrovare un ordine ed un senso, per appuntare e trasmettere emozioni e riflessioni utili a sé stessi ed agli altri. Lo hanno fatto anche i componenti di Città Solidale: operatori, ospiti, il Presidente… E’ stato racchiuso tutto in questa raccolta che potete ricevere subito chiamando il n. 3519661212.
*Il contributo sarà devoluto ad iniziative legate al covid 19