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Pensi a Soverato e ti vengono in mente il mare, le spiagge, le meraviglie naturalistiche consacrate dalla “Bandiera Blu”, le discoteche, la movida, i suggestivi vicoletti che contornano la splendida isola pedonale di Corso Umberto, la Pietà del Gagini e la cultura disseminata in ogni angolo del Borgo, Soverato Vecchia e il suo fascino mozzafiato e, magari, anche il celeberrimo sketch di Franco Neri sul peperoncino. Dal 2015, tuttavia, la Perla dello Jonio custodisce pure un tipo di bellezza differente, celata fra le mura della palestra di un’Accademia divenuta, nel tempo, un autentico presidio di legalità per l’intero comprensorio: si tratta dell’ASD “Ad Maiora”, meglio conosciuta col nome di “Pugilato Soverato”. Nata dalla “sana follia” di Valerio Geracitano –sociologo e tecnico FPI di primo livello – e di una manciata di giovani appassionati e desiderosi di investire conoscenza, entusiasmo, coraggio e impegno, è, ad oggi, l’unica Accademia Pugilistica riconosciuta dalla Federazione Pugilistica Italiana nell’Ambito Territoriale Sociale di Soverato ad occuparsi, per la scelta di fondo dei soci fondatori, solo ed esclusivamente della “nobile arte” della boxe. Da “cenerentola” qual era, “Pugilato Soverato” è divenuta un vero e proprio punto di riferimento, sviluppando un intenso legame con le realtà istituzionali locali, dall’Arma dei Carabinieri e dalle Forze dell’Ordine in generale agli Enti Locali e alla Scuola. Spicca la collaborazione con l’I.T.T. “G. Malafarina” di Soverato: prima in Italia ad essersi aggiudicata il Progetto Ministeriale “Boxando s’impara”, l’ASD, grazie anche alla disponibilità ed alla lungimiranza del Dirigente Scolastico Saverio Candelieri, è riuscita a portare la boxe e, in generale, lo sport nelle ore scolastiche, iniziando un percorso volto, tra l’altro, a prevenire la dispersione scolastica, a combattere il bullismo e ad educare gli studenti alla legalità attraverso il veicolo della pratica sportiva e delle sue regole. La sinergia con il Comune di Soverato, invece, ha consentito all’Accademia di dare lustro a tutto il territorio regionale, organizzando masterclass e stage con campioni del panorama pugilistico internazionale del calibro di Giovanni De Carolis, Giacobbe Fragomeni, Emiliano Marsili, Dario Morello, Domenico Valentino e molti altri ancora. Con l’Amministrazione Comunale, guidata da Ernesto Alecci prima e Daniele Vacca poi, inoltre, “Pugilato Soverato” ha praticato, fin dalla posa della prima pietra, la sua naturale vocazione per la cultura della solidarietà, realizzando collette ed altre iniziative benefiche in occasione delle Festività e non solo. Durante il periodo del lockdown, per esempio, l’ASD si è prontamente attivata con un banco alimentare e con la consegna di beni di prima necessità presso il domicilio delle famiglie più bisognose e/o impossibilitate negli spostamenti. Proprio la pandemia da covid-19, piuttosto che indebolire il movimento “Pugilato Soverato”, lo ha rinforzato, mettendo in luce i valori del “vero pugile”: essendo affiliata alla FPI, l’Accademia ha potuto, infatti, garantire lo svolgimento dell’attività agonistica, dando dimostrazione di come la passione possa sconfiggere finanche le paure più angoscianti, come quella del contagio. Del resto, l’ASD “Ad Maiora” si è sempre prefissata di perseguire l’obiettivo del trasferimento dei principi della boxe alla vita di tutti i giorni: i ragazzi, formandosi pugilisticamente, diventano, prima ancora che sportivi, persone e cittadini migliori, educati al rispetto di sé stessi e degli altri, all’equilibrio sul ring che diviene sociale, anche e soprattutto nella misura in cui i giovani atleti imparano a gestire la rabbia ed a canalizzare la forza bruta, confinandola appunto fra le mura della palestra, dove viene razionalizzata e funzionalizzata.
In Via Papa Giovanni XXIII, a Soverato, insomma, centinaia di ragazzi trovano quotidianamente una valvola di sfogo, una seconda casa. Lo sport, in simbiosi con l’istituzione scolastica e con quella familiare, diventa istituzione a sua volta, promuovendo la lotta ad ogni forma di discriminazione, valorizzando l’inclusione sociale e l’amore per il prossimo ed allontanando con veemenza i giovani dalle zone d’ombra della società in cui si annidano i mali della delinquenza, dell’abuso da sostanze e di qualsiasi condotta deviante rispetto alle regole del vivere civile, dando loro l’opportunità di coltivare il proprio benessere psico-fisico e di inseguire qualsiasi forma di riscatto personale e sociale. L’esperienza di “Pugilato Soverato” insegna, in buona sostanza, che non esiste nessun limite impossibile da superare nella misura in cui si dà il giusto spazio all’attività sportiva, componente fondamentale dell’esistenza e veicolo privilegiato di legalità.

ASD AD Maiora – Valerio Geracitano

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