L’Anno del Giubileo è un’occasione per riflettere su valori universali come la Solidarietà, la Pace e la Fratellanza, che rappresentano i pilastri di una comunità globale più coesa. In questo contesto, la scuola si configura come un luogo privilegiato in cui si gettano le basi per il futuro, educando cittadini consapevoli e capaci di immaginare e costruire una società migliore. Essa non si limita a trasmettere conoscenze, ma si impegna a formare persone empatiche e responsabili, pronte a contribuire attivamente al benessere collettivo.
I giovani sono portatori naturali di speranza. Con la loro energia, i sogni e il desiderio di giustizia, rappresentano una forza in grado di generare cambiamenti positivi e la scuola, in qualità di ponte tra il potenziale delle nuove generazioni e le sfide della realtà contemporanea, può nutrire questa speranza, offrendo strumenti concreti per trasformarla in azione.
La scuola può diventare uno straordinario laboratorio di innovazione sociale attraverso un’educazione orientata ai valori universali. Promuovere il Rispetto, la Solidarietà, l’Inclusione e la Collaborazione significa formare individui capaci di superare le divisioni e lavorare per una società più equa.
Un altro aspetto fondamentale da considerare è il dialogo e la scuola, come luogo di incontro di esperienze e prospettive diverse, insegna ai giovani a comprendere e apprezzare le differenze, contribuendo a costruire un mondo in cui nessuno si senta escluso. Progetti per il bene comune, attività di volontariato, iniziative ambientali e percorsi educativi sullo sviluppo sostenibile mostrano, concretamente, come l’impegno individuale possa migliorare la realtà circostante.
I giovani sono i protagonisti di un cambiamento necessario e urgente. Attraverso l’istruzione, la scuola può aiutarli a prendere coscienza del loro potenziale, spingendoli a coltivare i propri sogni e a tradurli in azioni concrete. Non si tratta solo di prepararli a una carriera, ma di accompagnarli verso una vita piena di significato, in cui possano contribuire al progresso della società; quasi a voler far proprio l’incitamento di Papa Francesco che, nel suo discorso per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, ha detto: “Non temete di sognare in grande. Siate costruttori di un mondo nuovo, fatto di amore, di fraternità e di giustizia.”
Nell’Anno del Giubileo, la scuola ha l’opportunità di diventare un punto di riferimento per la diffusione del messaggio della speranza. Questo obiettivo può essere raggiunto grazie a una stretta collaborazione con famiglie, istituzioni e associazioni. È necessario costruire una rete educativa che unisca conoscenza, empatia e responsabilità sociale, per formare una generazione consapevole del proprio ruolo nel mondo.
La speranza, infatti, non è solo un ideale astratto, ma una forza concreta che ci spinge a migliorare il presente e a immaginare un futuro più luminoso. La scuola, con il suo ruolo cruciale nella formazione dei giovani, può trasformare questa aspirazione in una realtà condivisa e tangibile.
Che questo Giubileo sia un momento di crescita collettiva, in cui imparare a costruire insieme una società più giusta, inclusiva e solidale, capace di affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione.
Teresa Mengani
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