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Fondazione Città Solidale E Il Centro Servizi Al Volontariato “Calabria Centro”: Un Rapporto Consolidato Nel Tempo

Se mi dovessero chiedere a chi rivolgermi per segnalare una situazione di difficoltà estrema, non avrei dubbi a pensare a Fondazione Città Solidale.

Con le sue sedi dislocate nella provincia catanzarese, la Fondazione si prende cura dei più deboli ed emarginati, dei senzatetto e degli immigrati, delle persone con disabilità e degli anziani, dei minori e delle donne vittime di violenza. La capillarità delle sue strutture, e la collaborazione con le amministrazioni comunali dove sono allocate, fa sì che il bisogno – in tutte le sue forme – possa trovare significative risposte.

Si può dire che parte dell’infrastrutturazione sociale di questa città e dell’intera provincia coincida con la messa a disposizione delle sedi che compongono la Fondazione: sedi in cui trovano ospitalità persone senza un tetto e senza nulla, ma anche luoghi di crescita, formazione  e innovazione sociale in cui far sentire a casa gli immigrati, soprattutto i minori che giungono soli a bordo dei barconi, le donne ferite nel corpo e nell’anima, gli anziani soli, i disabili che hanno bisogno di stimoli e attenzione.

Tutto questo, ritengo sia reso possibile anche grazie alla professionalità degli operatori che, nel corso degli anni, sono aumentati in numero e competenze: anzi, posso affermare, sulla base delle mie conoscenze personali, che le motivazioni personali e la formazione continua e costante degli operatori rappresentino gli elementi caratterizzanti di “Città Solidale”.

La volontà di continuare a tenersi aggiornati – per essere pronti a rispondere ai più svariati bisogni – accomuna a loro volta gli operatori ed i collaboratori che si sentono parte di una “grande famiglia”, e lo manifestano liberamente.

Dalle parole del presidente, don Piero Puglisi, che ho avuto il piacere di ascoltare in Prefettura lo scorso 24 settembre, in occasione dei 25 anni di Fondazione, è stato ribadito quanto la formazione, anche a livello spirituale, sia considerata il requisito imprescindibile per assicurare agli utenti la sia la qualità che la fruibilità dei servizi.

Più volte, nella mia funzione di direttore del Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”, ho collaborato con questa realtà, soprattutto nel dare attuazione ai progetti di Servizio Civile Universale, con l’affidamento dei ragazzi alle loro sedi di accoglienza.

D’altronde, è un rapporto che si è consolidato in anni di collaborazione e di condivisione di processi orientato in un’unica direzione: quella dell’attenzione alle fasce più deboli, all’innovazione sociale, alla crescita della cultura in chiave sociale, della cittadinanza, della partecipazione e, non ultima, della testimonianza come elemento che contribuisce a dare evidenza del pensiero e a rappresentare una visione di comunità che si vuole costruire insieme. 

Stefano Morena – Direttore Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”

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