Seleziona una pagina

Il Comune di Catanzaro sta cercando di sganciarsi dalla progettazione in emergenza e dall’istituzionalizzazione di chi viene da un altro paese. Chi arriva ha bisogno di essere accolto e accompagnato alla concretizzazione di una reale integrazione nel tessuto sociale. Il cittadino catanzarese è votato all’accoglienza e per tutte le comunità straniere che si sono radicate nel nostro territorio, e fanno parte delle attività commerciali, questo processo di accoglienza ed inclusione si è già concretizzato. L’accoglienza è un tema complesso e delicato, al quale mi approccio con estrema cautela. Quando si accoglie, bisogna tenere in considerazione che la persona che abbiamo di fronte si porta con sé la propria dignità, tradizione e cultura che non vanno violate ma rispettate. È proprio questo approccio che rende un’amministrazione, un’amministrazione civile. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale, attualmente ha in corso dei progetti che sono nati in aggancio ai SAI per MSNA. Queste strutture vengono portate avanti con progettazioni del Settore alle Politiche Sociali dove ci sono dei funzionari abbastanza formati, molto interessati e molto motivati e che curano con estrema attenzione le progettazioni che poi trovano la concretizzazione con la collaborazione di quelli che sono gli enti del Terzo Settore e in modo particolare di Città Solidale. Quindi c’è questo primo progetto che ha come obiettivo quello dell’accoglienza dei minori stranieri sul territorio, minori non accompagnati sul territorio della città di Catanzaro che ha sede però come struttura nella città di Squillace ma la gestione è una gestione del nostro Assessorato. Questi ragazzi vengono accompagnati anche nelle attività scolastiche, nelle integrazioni con il substrato sociale che frequentano e vengono accompagnati anche nell’educazione al linguaggio, quindi l’insegnamento della lingua italiana. Da quando mi sono insediata, ho cercato in tutti i modi di portare avanti e sempre grazie alla collaborazione di Padre Piero, attività di integrazione di questi giovani immigrati. Inoltre, appena sono arrivata, mi sono resa conto che andava integrato anche il sistema dell’affido familiare perché nel regolamento non era prevista la possibilità, per le famiglie affidatarie di operare anche la scelta di includere nell’accoglienza nelle proprie famiglie, anche giovani immigrati e quindi nella rivisitazione, che abbiamo fatto di questo regolamento, abbiamo inserito anche la clausola per l’accoglienza nelle famiglie dei ragazzi che arrivano senza genitori sul nostro territorio perché secondo me è importante l’inserimento, dare una famiglia. Ritorna sempre il tema della non istituzionalizzazione di tutti quelli che arrivano sul nostro territorio, perché dobbiamo sempre tenere presente che sono esseri umani e hanno bisogno di avere maggiore calore che di certo anche all’interno delle strutture trovano, ma non è il calore della famiglia. I dati, purtroppo dobbiamo parlare anche di dati, la presenza degli stranieri nella città di Catanzaro, gli ultimi dati che abbiamo rilevato dal monitoraggio effettuato all’interno del mio settore, ci riportano la presenza di 17.777 immigrati distribuiti in maniera equa tra uomini e donne e quindi anche le attività portate avanti dal Settore alle Politiche Sociali sono state concretizzate in virtù di questi dati per dare accoglienza e indirizzo al mondo del lavoro tanto per le donne immigrate quanto per gli uomini immigrati. Il tutto sempre con la collaborazione di di Città Solidale che ha delle strutture in cui riesce ad accogliere attraverso il filtraggio e passaggio dal nostro Assessorato. Potremmo parlare un intero giorno di queste problematiche, ma sono problematiche dedicate che meritano di essere analizzate e trattate in maniera singolare però attraverso questi interventi, attraverso le strutture riusciamo a dare accoglienza e a dare tutela anche a donne e minori. All’interno di queste strutture le donne vengono anche accompagnate all’attività lavorativa proprio per renderle autonome attraverso anche dei corsi di formazione. Inoltre, nella nostra città esiste una struttura di accoglienza per tutti i migranti che hanno necessità di avere il permesso di soggiorno quindi che si trovano in transito nella nostra città. Non abbiamo purtroppo un dormitorio però abbiamo una struttura, un appartamento, che si chiama Tenda di Mamre attraverso la quale diamo accoglienza, ospitalità e un domicilio ai migranti che arrivano in città. Come arrivano in questa struttura? Attraverso il contatto al segretario sociale presente all’interno del progetto, è uno sportello di informazione, di indirizzo per gli immigrati dove c’è anche la mediazione culturale. Insomma si apre l’accoglienza all’interno del nostro Assessorato attraverso l’incontro con le operatrici che ci sono in questo sportello ma alla Tenda di Mamre vengono indirizzati anche i migranti che si rivolgono alla questura quindi due sono i canali attraverso i quali i migranti possono trovare un letto, un pasto caldo per un primo approccio, è ovvio che il periodo di permanenza non è un periodo di permanenza lunghissimo, non può superare i 75 giorni, dopo di che purtroppo sul momento non abbiamo ancora nulla. Abbiamo pensato insieme ad una delle mie assistenti sociali un’ulteriore progettazione ed è la progettazione di cui mi sono occupata direttamente, perché volevo dare e vorrei dare qualcosa di più concreto. E di questo ancora non ne sa niente nessuno è un’anteprima perché ci siamo candidati a questo progetto. E’ Le Ginette 3, un progetto che prevede l’accoglienza all’interno di un appartamento che dovrà essere messo a disposizione da parte di un ente, ovviamente del terzo settore, dove vi sarà la possibilità di ospitare almeno 6 figure di migranti nel periodo di permanenza che noi abbiamo previsto per 14 mesi. Ci sono dei luoghi di condivisione, i ragazzi e le persone che verranno accolte seguiranno un percorso monitorato ovviamente sempre dai servizi sociali, un percorso di accompagnamento al mondo del lavoro e inserimento, inclusione sociale attraverso anche l’insegnamento della lingua italiana. Effettuato questo percorso dei 14 mesi, noi speriamo che i ragazzi e le persone accolte in questo appartamento abbiano già trovato una occupazione e parte così la seconda frase progettuale. Noi abbiamo previsto che vengano messe a disposizione nella città di Catanzaro 12 bilocali dalla cittadinanza e abbiamo pensato a un arco di 22 mesi di ulteriori aiuti alle persone. Questi bilocali dovranno essere messi a disposizione dalla cittadinanza, il contratto di locazione e di utenze verrà pagato dall’amministrazione comunale, con i fondi nazionali. Speriamo che questa nostra candidatura trovi una concretizzazione. Per un importo massimo di 350 euro mensili, questo bilocale accoglierà almeno due ospiti usciti dalla prima fase di accompagnamento e ovviamente ci andranno solo quelli che hanno trovato un’occupazione e che hanno manifestato la volontà di restare sul nostro territorio. Speriamo di continuare su questa strada, perché noi accogliamo tutti.

Avv. Giuseppina Pino – Assessore alle Politiche Sociali

Scopri di più sul Mosaico e su

Fondazione Città Solidale Onlus

Visita il nostro sito www.fondazionecittasolidale.it

Vai