La nostra arte marziale nasce in Corea in tempi antichissimi per esigenze di difesa personale, diffusa tra il popolo e fra i guerrieri.
Durante la seconda guerra mondiale, quando il Giappone invase la Corea, questa nobile arte fu vietata e ne fu bandita la sua pratica che però continuò ad esistere clandestinamente in quanto i praticanti non potevano farne a meno, fin quando le truppe giapponesi ritiratesi dalla Corea permisero il ritorno alla pratica del Taekwondo liberamente tanto che, a seguito di una esibizione in cui i Kwon mostrarono le loro abilità, il presidente sud coreano Rhee comandò di introdurre la pratica di tale arte marziale nell’addestramento dell’esercito.
Al giorno d’oggi i praticanti del Taekwondo nel mondo sono svariati milioni, ognuno di essi appartiene ad una scuola come la nostra, che opera nella piccola realtà del catanzarese da quasi 50 anni, sotto l’ala del Maestro Vincenzo Mannaioli che ha sposato in passato e continua a portare avanti la filosofia sulla quale si basa questa nobile arte marziale, l’etica e la morale attraverso la quale gli uomini possono vivere senza litigare. Nella scuola di Taekwondo vigono delle regole severe che diventano essenziali nella formazione degli allievi come uomini nella società. I principi generali da rispettare quali: CORTESIA, INTEGRITÀ, PERSEVERANZA, AUTOCONTROLLO, SPIRITO INDOMITO, RISPETTO E DISCIPLINA rendono la scuola di Tekwondo una scuola di vita.
Gli allievi sono invitati a comportarsi educatamente, rispettando le debolezze altrui senza trarne vantaggio mettendo a disposizione la loro esperienza, agire con giustizia e onestà, distinguendo consapevolmente il giusto dallo sbagliato, trovando coerenza tra le loro parole e le loro azioni. Vengono guidati nel lavoro costante sul perfezionamento della tecnica sportiva ma soprattutto nell’affrontare la difficoltà con coraggio e fiducia in sé stessi e nella loro guida, il Maestro. Viene sviluppata la nobile capacità di autocontrollo e gestione del se durante il combattimento, governato da regole ben precise. L’allievo accrescerà la sua forza interiore senza rinunciare ai suoi principi di lealtà e modestia, bensì riconoscendo nel più debole la necessità di difenderlo e assicurarne l’integrità.
In una società moderna in cui ogni principio elencato è in tutti i settori minacciato ci sentiamo spesso responsabili della necessità di accrescere tali virtù nei ragazzi che saranno gli uomini del domani.
Roberta Mannaioli – Young Club Taekwondo Catanzaro
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