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Il cambiamento inizia OGGI

Anno XIX Numero 1 Gennaio 2022 – UN ANNO DIVERSO INSIEME

SPECIALE 08 MARZO

Figlia, moglie e madre.

“Dio il Signore formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente . . . Poi Dio il Signore disse: ‘Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui’ . . . Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa. Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. L’uomo disse: ‘Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo’”. – Gn 2:7,18,21-23.

È stata fatta dall’uomo! È forse proprio questo legame che penalizza o subordina la donna? No! L’immagine che la Bibbia ci vuole offrire è progenitrice di un messaggio di amore, di un’unione suggellata dalla indissolubilità di un sacramento, di due anime che si giurano completezza eterna e che seminano aliti di vita! La storia della nostra cristianità è già ricca di donne che, nonostante i tempi e le leggi, hanno saputo lasciare un segno. Prima tra tutte la Vergine Maria, figlia, moglie e madre, ma anche compagna e consigliera che, con la sua umiltà e fiducia, ha saputo indicare la strada al suo figlio diletto. Le donne che hanno sfidato le guardie e con coraggio hanno consolato Gesù durante la Via Crucis, le donne che hanno pianto ai piedi della Croce, continuando a manifestare con coraggio il vero Amore per un Dio ancora a molti sconosciuto, le donne che scoprono per prime la lieta novella, la luce e che se ne fanno portavoce. Eppure il tempo sembra così lontano e la cultura così chiusa da non facilitare la loro capacità di agire con silenzio e incisività. C’è voluto un po’ di tempo e un pò di storia. La storia, quella ricca di eroine dei loro tempi, di donne che hanno lottato, sono morte per ideali, per sradicare pregiudizi ed ideologie. Giovanna D’Arco, che riuscì a convincere il principe Carlo di Valois ad essere scelta per guidare alla vittoria l’esercito francese. Elisabetta I Tudor, ultima nella dinastia, che pose, con il suo regno, le basi per un periodo florido dal punto di vista economico-commerciale e artistico-culturale. Ma non solo Storia. In Filosofia, ad esempio, spicca fra tutte, Simone de Beauvoir, compagna di Sartre, considerata una delle madri del femminismo. Ma tantissimi altri potrebbero essere gli esempi nella politica, da Evita Peron a Angela Merkel, nella cultura e nell’educazione con la Franklin e la Montessori. Donne sempre impegnate a realizzare se stesse ma anche a fornire una chiara e netta immagine del mondo femminile, a lottare per se e per le altre donne, ad essere testimoni dei tempi e concretezza delle ideologie. E oggi? Chi scrive la storia delle donne? Sempre le donne! Figlie, mogli, madri, professioniste e sognatrici. Donne che ogni giorno sanno conciliare tempi ed azioni, sanno dare la giusta attenzione a tutto e tutti, sanno di esserci e si impegnano per se stesse e soprattutto per gli altri. Non occorre andare lontano per vedere storie di donne, che segnano e lasciano una traccia. Le nostre nonne hanno dato avvio ad una rivoluzione e con loro le nostre mamme ed oggi siamo qui per continuare tutte le loro lotte. Eppure qualcosa non torna, la società non riesce a stare al passo della donna, quella emancipata, libera e viva, perché ancora oggi ci sono donne che perdono la vita per un amore, per un sentimento che nulla ha a che vedere con la violenza. Donne che devono lottare per tutelare e proteggere sé stesse e i loro figli, che devono arrabattarsi a fatica per riappropriarsi di loro stesse e ricominciare una nuova vita, donne che faticano ad autodeterminarsi perché qualcuno le ha umiliate, insultate, maltrattate. E poi ci siamo noi, donne che si mettono in campo per altre donne, operatrici di Centro Antiviolenza, di Case Rifugio, di Casa di Accoglienza. Donne che credono nelle donne, nelle seconde possibilità, nella rinascita. Monica, Ivana, Alessia, Noemi, Mariella, Vittoria…. che in una giornata come questa intendono sottolineare che nella loro Città Solidale non c’è posto per chi manca di rispetto alle donne!

La Redazione

SPECIALE 06 FEBBRAIO

Io, Manuel, giovane autistico non verbale guardo al futuro

Sono Manuel Sirianni, un ragazzo autistico non verbale di 21 anni; ho concluso lo scorso anno il mio percorso di liceale nel pieno della pandemia, con tutte le difficoltà che questo ha comportato… sono quindi in una nuova fase di vita, il post scuola, la fase che per i ragazzi che non hanno le mie difficoltà significa “le porte della vita lavorativa” mentre per me significa… inizio del tempo dell’incertezza, del migrare tutto il giorno con la mente sul senso da dare alla mia esistenza.
Questo è il futuro di un disabile, un fluire di giorni senza programmi precisi, spesso in balìa del tempo libero altrui…
Ma, sapete, la mia è una famiglia assai instancabile nella quale viviamo due fratelli autistici e due genitori che non si arrendono, per cui sono certo che per me e per mio fratello Daniel non sarà proprio così…
Tra tante difficoltà e percorsi in salita, la mia caparbia mamma Oceania, pacifica poco ma turbolenta assai, mi ha spronato verso la realizzazione dei miei sogni, per cui già a 16 anni ho pubblicato il mio primo libro “Il bambino irraggiungibile” e spero di riuscire a vedere presto nelle librerie una mia nuova opera.
Ma, comprenderete, non tutti i ragazzi con difficoltà hanno lo stesso percorso di lotta che i miei genitori hanno intrapreso per me e mio fratello, per cui credo che la società, il mondo “normale”, dovrebbe comprendere che noi esistiamo, che ogni essere umano può avere una strada da percorrere se il mondo “abile” opera in questa direzione, per creare opportunità per tutti.
Non esiste infatti solo il disabile bambino o ragazzino … Il tempo scorre inesorabile per tutti per cui arriva anche per noi il momento della vita adulta nella quale abbiamo diritto come gli altri di avere una collocazione sociale che dia uno scopo e meno ozio alla nostra disagiata vita.
Il mio augurio? Che questo mio messaggio venga ascoltato da tanti, che porti consapevolezza del vero in ognuno e maggiore amore per il prossimo in tutti.
Il vostro amico non verbale

MANUEL SIRIANNI

La Solidarietà Cambia il Mondo,

la Diversità lo Colora!

Il nostro anno sociale è iniziato solo qualche mese fa e ora ci troviamo a dare il benvenuto al 2022 con tanta speranza nel cuore e fiducia che tutto possa cambiare e che questa situazione epidemiologica possa essere un passaggio storico da raccontare alle future generazioni ma anche uno spunto per una nuova valorizzazione della vita. Da questo ultimo punto parte proprio la riflessione che per un intero anno ci siamo prefissati di portare avanti con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio a contribuire alla costruzione della nostra Città Solidale, dando risposte sempre più efficaci a problematiche importanti, quali la disabilità. Ebbene si intendiamo promuovere la valorizzazione della vita a prescindere dalla condizione in cui ci si trova, dando alla diversità un’accezione positiva, identificandola con un talento, un’abilità nascosta che tutti abbiamo il diritto di far emergere e potenziare per garantire un percorso di vita dignitoso a tutti, nessuno escluso. La persona, con qualsiasi fardello si porta dietro, anche scientificamente supportato da una diagnosi, resta una PERSONA con tutte le sue dimensione di cui abbiamo il dovere di essere custodi e garanti. Non si tratta solo di diritti, nella natura giuridica del termine, ma di una nuova umanizzazione verso cui abbiamo il dovere di accompagnare chiunque si trovi in una condizione di disabilità. Nessuno può restare indifferente perché a tutti può capitare di incorrere in tale situazione, in quanto può essere congenita o acquisita. Noi abbiamo deciso di fare la nostra parte, dedicando ogni singola azione di questo anno a questo scopo, a convincere tutti che LA SOLIDARIETA’ CAMBIA IL MONDO, LA DIVERSITA’ LO COLORA!

La Redazione

SOCIETA’

La diversità, in una società 2.0, arricchisce o allontana?

Dott. Luca Trapanese – Presidente Ass. A Ruota Libera onlus

La diversità è un fatto. Esiste e lo sperimentiamo ogni giorno. Rivendichiamo con giusta ragione la nostra individualità, la nostra libertà, ma spesso siamo spaventati dall’altro diverso da noi. Inseguiamo ideali di perfezione facendo venir meno ogni eccezionalità, pezzi di realtà nuovi, non consueti. La via dell’unicità si è persa dinanzi ai nostri occhi, continuamente esposti a immagini e forme irreali, ma, soprattutto, dinanzi a noi stessi. Miriamo ad essere-come, senza soffermarci sulla irripetibilità e, quindi, sulla nostra diversità intrinseca: il nostro valore. La diversità è in realtà sia un fatto che un valore. Innanzitutto il nostro personale valore di esseri unici e meravigliosamente imperfetti. Se riusciamo a compiere questo passo di accettazione di noi stessi possiamo, non solo accettare, ma riconoscere il valore dell’altro a prescindere dalle differenze. 

SPIRITUALITA’

“Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.

Don Enzo Trinità 

Il 25 marzo 1995 papa san Giovanni Paolo II firma la sua undicesima enciclica, “Evangelium Vitae“ che, come lui stesso afferma, “vuole essere una solenne riaffermazione precisa e ferma sul valore della vita umana, che è degna di rispetto e inviolabile per ciò che è, e non per la sua utilità, e in qualsiasi situazione di vita” (EV, 5).

VOLONTARIATO E TERZO SETTORE

Quando la famiglia trova nell’associazionismo la speranza di una risposta ai bisogni speciali dei propri congiunti.

Natalia Raione – Presidente Ass. Un futuro per l’Autismo

Dar voce agli invisibili, questo è il motore che spinge a costituire un’associazione.
Il macigno che investe una famiglia quando viene fatta una diagnosi di disabilità, qualunque essa sia è un duro colpo, ci si imbatte in una realtà in cui la solitudine regna sovrana, una realtà fatta di tanti punti interrogativi, in cui non si sa veramente dove battere la testa, in cui ti ritrovi una diagnosi (e non sempre chiara) in mano, con mille perché e tanti “adesso cosa facciamo?”.

SANITA’

La disabilità come diversità di processo mentale tra nuove strade e creatività. Una testimonianza.

Dott. ssa Riccarda Alcaro

Sono una logopedista diplomata a Padova nel 1987, nella scuola diretta a fini speciali, egregiamente gestita dal Prof. Lucio Croatto, uno dei padri fondatori della logopedia italiana.
Ho scelto di occuparmi di bambini, mondo che mi ha sempre affascinato. 

ISTRUZIONE

Il Valore aggiunto della diversità che rende la scuola veramente inclusiva!

prof. Concettina Naccarato

Negli ultimi decenni la vita scolastica è cambiata profondamente. Da una parte le innovazioni tecnologiche hanno consentito lo sviluppo di strumenti, tecniche e strategie del tutto inedite e, con esse, la predisposizione di nuovi ambienti di apprendimento, plurali e flessibili.

SPORT

Lo sport che abbatte ogni barriera e favorisce la diversità.

ASD Winner Boys

L’ASD Winner Boys opera nei territori e nei comuni di Andali, Cerva e Petronà fin dal 2015 per diffondere la pratica sportiva, e in particolare il calcio, per i bambini e i più giovani. Da qualche anno l’associazione ha aperto le sue porte ai ragazzi con disabilità e lo ha fatto grazie alle strutture e agli impianti sportivi presenti nel Comune di Cerva e messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

La parola a…

Simona e Daniela

Siamo Daniela e Simona, gemelli nati a Roma il 04/01/1978, cresciuti a Catanzaro, siamo lieti di far parte del gruppo Città Solidale.
Noi siamo un po’ diversi nel carattere:
– Daniela è socievole, gioviale, amante della compagnia, disposta a fare le piccole faccende domestiche, amante dei viaggi e visitare i musei;
– Simona è più riservata e mammolina.
Ci piace la musica, soniamo piano, chitarra, fisarmonica e leggiamo lo spartito.
Ora Vi sveliamo un piccolo segreto, siamo contentissimi di aver incontrato padre Piero e la comunità, siamo sicuri che il nostro percorso sarà pieno di felicità, amore e fede.
Insieme dovremo fare grande cose, non per noi, per tutti i ragazzi diversamente abili.

Buona strada.

Simona e Daniela Perrone

Fondazione "Simona e Daniela" Onlus, oggi incorporata da Fondazione Città Solidale Onlus

Fine anno, tempo di bilanci e ripartenze

Oggi sono in cerca di un lavoro stabile, per aiutare la mia famiglia. Ho riscoperto il valore e il bello della vita, ho capito che niente mi è dovuto ma che tutto è dono, solo ora posso vedere la mia vita passata come una opportunità che mi ha permesso di cambiare.
Le migrazioni, viste sotto questa luce, possono essere un grande fattore di cambiamento e di riflessione in merito alle identità, quelle degli altri e le nostre. Del resto, noi esseri umani abbiamo in comune molte cose significative, rispetto alle quali dove siamo situati e da dove arriviamo non hanno importanza. Viviamo tutti sotto una sola atmosfera e siamo parte di un’unica grande comunità umana. Grazie a chi mi ha accolto ed ha avuto fiducia in me nonostante la mia diffidenza e chiusura iniziale. Posso affermare che mi sento accolto con amore, rispetto e attenzione!!!!

Pensieri al tempo del covid

L’esperienza del Covid, ancora non totalmente conclusa, ha naturalmente interessato anche Fondazione Città Solidale, sia in quanto Organizzazione (che ha dovuto fronteggiare l’emergenza nell’emergenza), sia in quanto persone, ciascuna con il suo ruolo, le sue responsabilità, la sua sensibilità. Molti in questo periodo hanno scritto, per fare memoria, per ritrovare un ordine ed un senso, per appuntare e trasmettere emozioni e riflessioni utili a sé stessi ed agli altri. Lo hanno fatto anche i componenti di Città Solidale: operatori, ospiti, il Presidente… E’ stato racchiuso tutto in questa raccolta che potete ricevere subito chiamando il n. 3519661212.

*Il contributo sarà devoluto ad iniziative legate al covid 19

Fondazione Città Solidale Onlus

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